Il bello delle donne – Luca ritorna protagonista e la serie ritrova il suo fascino

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
In molti sono rimasti delusi dal ritorno in tv di una delle serie più amate dal pubblico di canale 5, Il bello delle donne. A causa di due prime puntate focalizzate sul personaggio di Jessica, interpretata da Manuela Arcuri, in molti hanno smesso di guardare la serie, ritenendola inferiore rispetto alle prime tre stagioni, andate in onda nei primi del 2000.
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Bisognava, però, avere più fiducia in Teodosio Losito e aspettare almeno fino alla terza puntata, prima di abbandonare la serie. L’Arcuri, infatti, esce di scena quasi del tutto e la stagione torna in mano a professionisti della recitazione, che riescono a non far concentrare lo spettatore sulle piccole pecche della scrittura. Massimo Bellinzoni, Anna Galiena, Claudia Cardinale, Giuliana De Sio, Lina Sastri, ma anche le guest star del calibro di Barbara De Rossi, Angela Luce, Paolo Sassonelli, Francesco Ferdinandi e Guia Jelo sono uno spettacolo per gli occhi e per le orecchie, riuscendo a consegnare a Il bello delle donne il fascino e l’intensità di sempre.

È con la puntata andata in onda ieri (qui per rivederla) che, però, la serie ha raggiunto il suo massimo potenziale, affrontando quei temi che, in passato, l’hanno reso un piccolo gioiello della fiction MediasetLuca (Massimo Bellinzoni) è tornato a essere protagonista assoluto di una storia che ha emozionato, sconcertato e aperto gli occhi su com’è ancora oggi la vita per una buona parte di gay italiani.

Un episodio che non ha evitato di porre l’accento sul problema del pregiudizio, dell’omofobia - con la partecipazione di Imma Battaglia che riportava le statistiche delle aggressioni a Roma - della difficoltà della famiglia ad accettare l’omosessualità di un figlio/fratello e del disaggio ad accettare se stessi che porta all’auto-distruzione. Un episodio che ha dimostrato come questi temi siano ancora importanti da affrontare, perché sarà pure che l’omosessualità non fa più scandalo ma continua a mietere vittime, a creare pregiudizio e polemiche – basti soffermarsi alle lamentale sulla pagina facebook della fiction per la puntata della scorsa settimana.
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Il bello delle donne, dunque, ha mostrato quanto televisivamente sia ancora forte e quanto ancora è capace di raccontare le contraddizioni della nostra società, seppure con i toni da teleromanzo. L'episodio di ieri, però, ha evidenziato come una serie come questa - che tocca temi sociali come la riassegnazione del sesso, il cancro, l’insicurezza data dallo scorrere del tempo, l'omofobia - per funzionare ha bisogno di attori e attrici con l’A maiuscola e non di “bulli e pupe” messi lì soltanto per l’aspetto fisico. Il vero deterrente di quest’atteso ritorno è, dunque, da ricercarsi nella presenza di “attori” come Manuela Arcuri, Christopher Leoni e Samuele Marozzi, che l’hanno portato sotto a un immeritato 9% di share, dopo la seconda puntata. 

Questa sera andrà in onda l’ultimo episodio della stagione, ma la speranza di un nuovo arco di episodi appare assai minima, ma quando le produzioni giocano male le loro carte, non si possono aspettare epiloghi diversi. Peccato!
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