Sisak – Il film che racconta le pressioni del pregiudizio sulla vita dei gay indiani [TRAILER]
A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Grafica di Giovanni Trapani
Si possono
raccontare le pressioni che generano il pregiudizio sulle vite delle persone
LGBTQI senza nemmeno una parola“?” Questa è la missione di Sisak, il primo film LGBTQUI indiano completamente privo di
dialoghi.
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Scritto e diretto
dal regista Fazaz Arif Ansari, e interpretato
da Jiti Gulati e Dhruv Singal, il film ha dovuto scontrarsi
contro il rifiuto di tutte le case di produzione indiane.
«Hanno amato la sceneggiatura, erano entusiasti
del progetto, ma poi non hanno avuto il coraggio di fare una satira
socio-politica dell’omosessualità.» ha dichiarato il regista raccontando le reazioni dei produttori indiani. «[Il film è] una dichiarazione politica
sulla condizione della comunità LGBTQI in India, che ha bisogno di essere
ascoltata dallo Stato.».
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La scelta da
parte del regista di non inserire nessun dialogo nella sceneggiatura è stata
spiegata dallo stesso come un modo per evidenziare la condizione delle persone
omosessuali in India, costrette a tacere i propri sentimenti per paura delle
conseguenze giudiziali dello Stato.
Il film, infatti,
raccontata la storia di due uomini, chiamati semplicemente A e Z, che si innamorano
sulla famosa linea ferroviaria indiana e che si limitano a desiderarsi senza
mai parlare, non trovando il coraggio di viversi il loro sentimento, proprio a causa delle leggi che condannano l’omosessualità.
Un film, quindi che
trova la sua forza nella fotografia di Saurabh
Goswami e nelle musiche di Dhawal
Tandon, oltre, ovviamente, alla ragia di Ansari e all’interpretazione dei due attori.
TRAILER
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Ma almeno si baciano?
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