Giovedì su Sky Cinema 1 'Pride', il film che dimostra che non bisogna appartenere a una categoria per lottare per i diritti altrui

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani

Giovedì a 00:35 e alle 18:55 Sky Cinema 1 trasmetterà il film 'Pride' di Matthew Waechus (Regno Unito 2014)  - qui per conoscere tutti i film a tematica LGBT in onda questa settimana in tv - che dimostra come non bisogna appartenere a una categoria per lottare assieme per far valere di diritti delle persone. Mai come in questi giorni, il film ha un'importanza rilevante soprattutto per far capire a chi reputa riconoscere i diritti civili alle persone LGBT non è qualcosa che li riguarda.

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'Pride' è tratto da una storia vera avvenuta nella Londra del 1984, quando il giovane attivista gay, membro dell'associazione Young Communist League, Mark Ashton decide di raccogliere, durante la parata dell'orgoglio omosessuale, dei fondi da destinare alla lotta attuata dai minatori scozzesi contro le vessazioni a cui le decisioni politiche  messe in atto dalla Thatcher li costringe.

Nonostante lo scetticismo degli altri membri dell'associazione, Mark riesce a creare il gruppo 'Lesbians and Gays Support the Miners'  e stabilire un sodalizio con i lavoratori in sciopero, anche se non sarà facile farsi accettare dalla comunità. I gay e le lesbiche sono ancora visti con reticenza e gli stessi sindacati dei minatori non sono felici di questa collaborazione, ma la tenacia di Mark, dei suoi compagni di associazione e dei minatori che hanno accettato il loro aiuto riuscirà a superare i tabù e le diffidenza generate dalle alterità sessuali, riuscendo a vincere la loro battaglia.

Il film di Waechus ha ricevuto diverse nomination in diversi concorsi come i Golden Globe e il David di Donatello, vincendo i primi BAFTA, la Queer Palm a Cannes e tre premi al British Independent Film Awards.

La pellicola può contare di un cast d'eccezione con alcuni dei volti più noti della filmografia inglese: Bill Nighy, Imelda Staunton, Dominic West, Andrew Scott, George MacKay, Ben Schnetzer, Joseph Gilgun, Freddie Fox, Paddy Considine, Faye Marsay, Jessie Cave e Liz White.

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Anche la versione italiana può contare su un ottimo doppiaggio con alcune delle voci più note. Effettuato presso la Fono Roma Film Recording, sotto la supervisione di Gianluca Buttari, la direzione di Marco Mete, assistito da Serena Paccagnella, e i dialoghi di Elettra Caporello, vede fra i doppiatori Pietro Biondi, Ludovica Modugno, Fabio Boccanera, Flavio Aquilone, Andrea Mete, Davide Perino, Franco Mannella, Letizia Scifoni,Francesca Guadagno, Perla Liberatori, Domitilla D'amico, Cristiana Lionello, Rita Savignone, Francesco Venditti, Nanni Baldini e Gemma Donati.

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Il caso Spotlight - Da oggi nei cinema il film sull'inchiesta che fece arrestare 250 preti per abusi sessuali sui minori

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani

Oltre a 'The danish girl', oggi un altro film presentato alla 72^ edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia uscirà nelle sale. Si tratta del film di Thomas MacCarthy 'Il caso Spotlight' (Usa 2015) con Mark Ruffalo e Stanley Tucci.

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La pellicola ricostruisce lo scandalo di pedofilia e abusi sessuali scoppiato con le indagini pubblicate dal giornalista Spotligh sul quotidiano 'Boston Globe' e che nel 2002 coinvolse la chiesa cattolica negli Stati Uniti.

Il giornalista riportò diverse testimonianze di ragazzi che ammisero di aver subito stupri in giovane età presso la diocesi di Boston. Da lì a poco finirono nell'occhio del ciclone tutte le chiese cattoliche del Massacchussets e di molti altri Stati. Secondo le indagini del 'Boston Globe', le vittime furono più di 1000 e i preti stupratori 250. 

Tramite il film di MacCarthy è possibile notare come, dal 1976 al 2002, i cardinali responsabili affrontarono la questione; prima dell'inchiesta, infatti, la chiesa preferì coprire il tutto comprando il silenzio delle vittime e lasciando impuniti i responsabili degli abusi.

Oltre a Mark Ruffalo e Stanley Tucchi, il cast vede anche  Michael Keaton, Rachel McAdams, Liev Schreiber, John Slattery, Brian d'Arcy James e Jamey Sheridan.

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La versione italiana, che da domani sarà nei cinema, è stata curata dalla CDR per la direzione di Alessandro Rossi, curatore anche dei dialoghi, e l'assistenza di Roberta Schiavon.

Il cast dei doppiatori vede, fra gli altri:  Riccardo Rossi, Antonio Sanna, Federica De Bortoli, Pino Insegno, Mario Cordova, Mauro Gravina, Franco Zucca, Alessandro Rossi e Leonardo Graziano.

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Da domani nei cinema italiani arriva The Danish Girl, il film vincitore del Queer Lion alla Mostra del Cinema di Venezia [TRAILER]

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani

Domani, giovedì 18 febbraio, arriva nelle sale italiane il film basato sul romanzo 'La danese' dello scrittore David Ebershoff,  'The Danish Girl' (USA, Belgio, Regno Unito, 2015) di Tom Hooper, vincitore del Queer Lion all'ultima Mostra Internazionale del cinema di Venezia e candidato a quattro premi Oscar.

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Il film segue il percorso di vita di Einar Wegener da quando la mogli Gerda Wegener gli chiede di posare per un suo quadro con abiti femminili. Il ritratto ottiene una così vasta popolarità, che la donna chiede al marito di prestarsi come 'modella'. Questo 'gioco' fa mettere in discussione alcune certezza in Einar che inizia a identificarsi sempre più come donna tanto da indossare gli abiti femminili anche al di là dei quadri. Col passare del tempo, Einar, supportato dalla moglie, deciderà di sottoporsi all'operazione di riassegnazione sessuale, diventando la prima transessuale nella storia a cambiare sesso.

Il film ha un cast d'eccezione che vede Eddie Redmayne, Alicia Vikander, Matthias Schoenaerts, Ben Whishaw e Amber Heard.

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La versione che da domani sarà nelle sale è stata curata dalla Margutta Digital International per la regia di Mario Cordova, che ha curato anche i dialoghi,  e l'assistenza di Silvia Alpi.

Fra i doppiatori che compongono il cast troviamo  Flavio Aquilone, Valentina Favazza, Alessandro Quarta, Edoardo Stppacciaro, Domitilla D'amico,Mario Cordova, Luca Biagini e Barbara Salvucci.

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Documentari - San Valentino: scatti d'amore

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Documentario di Eustachio79

Si tratta di un'iniziativa organizzata da Arcigay Roma, Agedo ROma, Arcilesbica Roma, CCO Mario Mieli, Famigla Arcobaleno Roma e Gay Center con l'intento di riunire nelle piazze coppie gay ed etero per fotografarmi mentre si scambiano un bacio per dimostrare che l'amore è uguale per tutti.

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Anche in quest'occasione era presente il film maker e youtuber Eustachio79 che ha raccolto le testimonianze degli organizzatori e dei partecipanti e ha documentato con la sua telecamera l'atmosfera che si respirava in piazza.

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Telefilm - Sense8: Su Netflix la serie di Lana e Andy Wanchowski fra telepatia, sesso e ricerca di se stessi. [Trailer e fotogallery]

A cura di Francesco Sansone

Grafica di Giovanni Trapani

Sense8 è una serie di fantascienza creata da Lana e Andy Wanchowski per Netflix che da ottobre 2015 è disponibile anche nella versione italiana della piattaforma.

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La prima serie è composta da 12 episodi e ruota attorno a otto persone fra loro sconosciute e che provengono da varie parti del mondo. Tutte loro hanno sviluppato una reciproca connessione telepatica che permetterà loro di mettersi in contatto seppure abbiano diverse culture, diverse religioni e diversi orientamenti sessuali. Abbiamo così l’autista Capheus, la donna d’affari Sun Bak, la farmacista Kalia Dandekar, il dj Riley Blue, lo scassinatore Wolfgang Bogdanow, l’attore gay Lito Rodriguez e il poliziotto Will Gorski che, contando sull’aiuto offerto loro da Jonas,  cercheranno di scoprire il significato di questi poteri mettendo in discussione la loro quotidianità e i loro rapporti con le famiglie.

Alla fine della prima stagione, la piattaforma digitale ha confermato la produzione di una seconda serie in cui ritroveremo l’intero cast e quindi Aml Ameen, Doona Bae, Jamie Clayton, Tina Desai, Tuppence Middleton, Max Riemelt, Miguel Angel Silvestre e Brian J. Smith.

Per quanto riguarda l’edizione italiana, il doppiaggio è stato eseguito presso la PUMAISdue srl sotto la direzione di Francesco Venditti e l’assistenza di Riccardo Zupo ed Elisabetta Girardi. Il supervisore dell’edizione è Alberto Colajacomo, mentre i dialoghi italiani sono a cura di Fiamma Izzo e Alessia La Monica. Inoltre la traduzione dei dialoghi è curata da Tommaso Basini, Antonella Iozzino e Sarah Marcucci.

Il cast dei doppiatori è composto da Leonardo Graziano, Ilaria Latini, Letizia Scifoni, Isabella Benassi, Valentina Mari, Marco Vivio, Francesco Venditti, Stefano Crescentini, Giuppy Izzo e Paolo Maria Scalondro.

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I Documentari - Alla vigilia della discussione al Senato, vediamo perché è importante riconoscere il DDL Cirinnà

A cura di Francesco Sansone
Grafica di Giovanni Trapani
Video di Eustachio79

Domani, salvo slittamenti dell'ultima ora, il Senato affronterà la discussione del DDL Cirinnà (qui per conoscere le aspettative che hanno in merito alcune persone gay)e per questo ci sembra giusto tornare alla giornata del #SvegliaItalia e ascoltare le parole di Monica Cirinnà, Vladimir Luxuria e il segretario di Arcigay, Gabriele Piazzoni per far capire l'importanza che per molti cittadini avrebbe l'approvazione di una legge che permetta le unioni gay e la stepchild adopcion.

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Monica Cirinnà

"Noi siamo per i diritti, non siamo contro nessuno. Quando un Paese  diventa civile, tutti siamo più civili. E poi saremo in Europa a testa alta e non saremo più gli ultimi. Io sono triste quando penso che gli amici dei miei figli che sono tutti in età da matrimonio devono andare a sposarsi fuori da Roma, dall'Italia."

Vladimir Luxuria

"Questa piazza chiede scusa a tutti i bambini che sono stati offesi da politici omofobi di mestiere. Voglio chiedere a quelli del Family day: 'dov'erano quando davvero bisognava difendere i bambini?'"

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Gabriele Piazzoni

"E' 30 anni che aspettiamo il riconoscimento dei  diritti. Non siamo cittadini diversi dagli altri. Paghiamo le tasse, lavoriamo, amiamo, soffriamo come qualsiasi altro italiano. E quindi, come qualsiasi altro italiano, ci aspettiamo che il nostro Paese ci riconosca i diritti. Riconosca che noi siamo cittadini esattamente come tutti gli altri e che non siamo cittadini di serie B."

Qui tutti gli altri interventi.