Gli occhiali d'oro
La trama
Anche sulla Ferrara del 1938 la politica del regime imperante fa addensare le nubi minacciose e crudeli delle discriminazioni razziali. La locale comunità ebraica viene gradualmente respinta in un ghetto morale di umiliazioni e di vessatorie prepotenze. Davide Lattes, il narratore, un universitario sensibile e colto, sembra presentire - a differenza della sua stessa famiglia (che è israelita) - ciò che si sta preparando per l'Italia e in Europa. Egli vive una sua storia d'amore con Nora, ebrea come lui, una storia che però si concluderà con l'abbandono da parte di lei, decisa a farsi battezzare e a convolare a nozze con un gerarca fascista, pur di sfuggire a un destino ormai più che probabile.
Ma Davide è, allo stesso tempo, il testimone dell'amara vicenda che vede protagonista il dottor Fadigati, un medico stimatissimo in città e di larga clientela borghese, il quale, omosessuale, è preso dalla passione per Eraldo, un giovane biondo, compagno di università del narratore.
A poco a poco anche il medico sarà come ghettizzato, resterà senza i suoi pazienti e si ritroverà isolato e impoverito nella sua stessa città, dopo essere stato non solo abbandonato da Eraldo, ma da quest'ultimo anche derubato e pubblicamente preso a pugni. Nello scandalo che ne consegue, resta al medico, con la consapevolezza della sopravvenuta solitudine, solo la comprensione e la pietà di Davide, fino al suicidio nel Po presso Pontelagoscuro.
(fonte wikipedia)
La scheda
Titolo originale: Gli occhiali d'oro
Paese: Francia, Italia, Jugoslavia
Anno: 1987
Durata: 103 minuti
Genere: drammatico
Soggetto: Giorgio Bassani Sceneggiatura Nicola Badalucco, Antonella Grassi, Giuliano Montaldo
Regia: Giuliano Montaldo
Il Cast
Philippe Noiret: Dottor Fadigati
Rupert Everett: Davide Lattes
Stefania Sandrelli: Signora Lavezzoli
Valeria Golino: Nora Treves
Nicola Farron: Eraldo
Roberto Herlitzka: professor Amos Perugia
Alcune scene
non ho mai visto il film, ma lessi il libro da cui è tratto. ciao Francesco, mi verrò a leggere gli arretrati fra un paio di settimane perchè sto per andare in ferie!
RispondiEliminaGuchi in realtà ti confesso che è un po' pesantuccio, ma vae la pena guardarlo.
RispondiEliminaAllora ti aspetteròal tuo rientro. Buone ferie!!!
A prestissimo
Ho letto il libro ed ho visto il film. Tra l'altro trovo che il film sia fedele al libro.
RispondiEliminaMi sono piaciuti entrambi, anche se è una storia tristissima, che però mette in risalto l'emarginazione per ragioni di razza e di tendenze sessuali, che si viveva in quel preciso periodo storico.
Kappabi ha ragione i due prodotti sono molto simili,anche se io personalmente ho maggiormente apprezzato il romanzo, che secondo me riesce a far percepire meglio questa ermaginazione di cui tu parli e che segna l'intera opera
RispondiEliminaE'vero guy... proprio piccino piccino ^___^
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